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Xinjiang

Attenzione di Hotan

Da Caterina,2018-05-31

La città oasi di Hotan è una città contea capoluogo della prefettura di Hotan, Xinjiang. Con una popolazione di 114000 abitanti, Hotan si trova nel bacino del Tarim, poco a nord dei monti Kunlun, attraversati dai passi Sanju, Hindutash ed Ilchi. La città, situata a sud est della contea di Yarkent e popolata quasi esclusivamente da Uiguri, è un piccolo centro agricolo. Fu in passato un’importante sosta sulla via della seta meridionale, e da sempre dipende dai due fiumi che la bagnano, Karakash e Yurungkash, i quali le forniscono l’acqua necessaria per sopravvivere sul lato sud occidentale del vasto deserto di Taklamakan. Lo Yurungkash ancora oggi fornisce acqua e irrigazione per città ed oasi.

 

 

Quest’oasi con il bacino circostante vanta una storia lunga e illustre strettamente legata alla Via della Seta. Hotan, particolarmente in riferimento al regno antico, dal 224 a.C al 1006 d.C, sorgeva infatti nel punto in cui la Via della Seta meridionale si intersecava con le rotte commerciali verso l’india. Grazie alle risorse idriche relativamente abbondanti dei vicini Monti Kunlun, Hotan divenne il più grande centro abitato del Xinjiang occidentale, con fiorenti commerci e, soprattutto, notevoli scambi culturali e tecnoligici.

 

 

Le nuove religioni che penetrarono nel Xinjiang e in Cina fecero la loro prima comparsa a Hotan e, come accadde con il buddhismo, giunto intorno all’84 a.C, vi si radicarono. Il Regno di Khotan era in effetti un importante centro di traduzioni e studi buddhisti, e famosi monaci cinesi come Faxian e Xuan Zang, che visitarono la regione rispettivamente nel Ⅴ e nel Ⅶ secolo, espressero commenti molto positivi sulla riccchezza e sulle dimensioni della comunità buddihista di Khotan. Nel 1006 Khotan fu conquistata dai karakhanidi, di religione musulmana, e l’islam divenne lentamente la forza culturale dominante. Nel ⅩⅢ secolo Marco Polo riferì che nuova religione.

 

Hotan è inoltre nota da tempo come l’epicentro del commercio della giada della Cina e dell’ Asia centrale. I reperti in giada rinvenuti nella zona sono stati datati al 5000 a.C. circa e per questo si ritiene che Hotan abbia attirato i mercanti cinesi luogo la Via della Giada ancora prima che questi si dirigessero verso quella che sarebbe poi diventata la Via della Seta. Nel Ⅴ secolo d.C. gli abitanti di Hotan furono anche i primi ad apprendere i segreti cinesi della lavorazione della seta, diventando in seguito i migliori tessitori di tappeti della regione.

 

 

Oggi Hotan è una città moderna, con una popolazione prevalentemente uigura, ma possiede ancora alcuni affascinanti quartieri e mercati tradizionali e conserva un’ autenticità culturale sempre più difficile da trovare a Kashgar.

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