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Montagne e Colline in Cina

Monte Giallo

Da Maffeo,2013-09-03

Il Monte Giallo(Huangshan), probabilmente la vetta più famosa della Cina, sorge nella parte sud della provincia dell’Anhui: pittoresco, ammantato di foreste, compare in molti libri di fotografia.

 

La catena dello Huangshan, lunga 257 chilometri, con le sue 72 vette dominate dal Picco del Fiore di Loto (Lianhuafeng) offre un panorama spettacolare.

 

Chiamato "Qianshan" in epoca Qin, fu ribattezzato Huangshan nel 747 d.C. in onore dell'imperatore Giallo (Huangdi).

 

In seguito il monte fu il luogo di rifugio dei monaci buddhisti chan, che cercavano ispirazione tra i pini, le cascate e le sorgenti termali: chi riesce a evitare i gruppi turistici può capire che cosa venissero a cercare qui i mistici, i poeti e gli artisti di un tempo.

 

Sulla cima Xihai e su quella Beihai pernottano le persone che vogliono vedere l'alba. Gli elementi più interessanti sul Beihai sono il Picco del Leone (Shizifeng), la Scimmia che guarda il Mare (Houzi Guanhai), e un vecchio pino contorto poeticamente chiamato "Fiori che spuntano da un Pennello sognante" (Mengbi Shenghua). Sorto il sole, i viaggiatori stanchi, imbacuccati nelle giacche imbottite, si radunano sulla Terrazza Rinfrescante (Qingliangtai), lungo le pendici del Picco del Leone. Se avete tempo pernottate in uno degli alberghi sulla vetta e preparate gli obiettivi della vostra macchina fotografica perché lo spettacolo può essere mozzafiato. Dal Padiglione che disperde le Nubi (Paiyunting), sulla cima Xihai, la vista spazia sui contorni delle minuscole cime che sbucano tra la nebbia e la foschia.

 

Salire il Monte Giallo

Il primo ostacolo è l'esosa tariffa d’ingresso, superato il quale si trovano vari percorsi (il più facile è quello orientale). Chi non è in forma può prendere la funivia diretta a est, che parte dal Tempio Yungu, punto d'inizio del sentiero; si tratta di un'alternativa per chi non può affrontare la gita, ma è una gioia che si esaurisce dopo aver passato qualche ora d'attesa in coda. Per chi è proprio allo stremo ci sono le portantine.

 

La salita a est (8 chilometri) dura circa tre ore. I sentieri di andata possono essere variamente combinati, ma bisogna tener presente che alcuni tratti sono ripidi. La salita a ovest (16 chilometri) è piuttosto dura, ma si può fare a tappe, pernottando in uno degli alberghi lungo il percorso. Sul sentiero ovest sorge il Padiglione della Luce misericordiosa (Ciguangge) e, ancora più in alto, il Tempio a Metà Strada (Banshansi), ora albergo e ristorante. L'imponente pinnacolo del Picco Tiandu si erge a sud del Jade Screen Tower Hotel (Yupinglou Binguan), che offre una vista spettacolare. Il sentiero si snoda intorno al Picco del linaria Fiore di Loto e al Picco luminoso (Guangmingding) prima di arrancare verso la cima. Una strategia molto seguita è quella di salire lungo il sentiero est e scendere per quello ovest. Le guide che conducono in vetta parlano solo putonghua (mandarino). Le condizioni meteorologiche migliori si hanno quando le cime sono avvolte nella foschia (cioè quasi sempre), e i cinesi si ostinano ad arrivare sul punto più alto per godere l'imponente vista sul Mare di Nubi (Yunhai).

 

La temperatura può scendere improvvisamente, perciò sono utili indumenti caldi e impermeabili. È meglio evitare il periodo estivo, quando lo Huangshan pullula di scalatori.

 

Tunxi, la città più vicina, è dotata di aeroporto e offre un servizio di autobus per raggiungere il monte, ma esistono anche linee che provengono direttamente da località come Shanghai, Jiuhuashan e Suzhou. 

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