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Costumi della Cina
La Ragazza della Grande Muraglia 2
Così, un giorno, Meng Jiangnu prese commiato dai suoceri e si incamminò, portando il pacco dei vestiti. Appena faceva giorno si affrettava a camminare; col primo buio cercava un posto per dormire. Dirigendosi sempre a nord, era convinta di giungere a destinazione, se non si sbagliava ad orientarsi.
Quando non riusciva a trovare una famiglia che la ospitasse una notte, si fermava in un convento abbandonato o in un chiosco ai lati della strada. Senza nemmeno una coperta, la notte, dormiva tenendo tra le braccia il pacco per sentire un pò di caldo. Ricordandosi dell’amore provato nel primo mese di matrimonio e pensando alle atrocità dell’imperatore Qin Shihuang, alle difficoltà e ai disagi incontrati lungo il cammino, e immaginando la gioia al momento dell’incontro col marito, non riusciva a chiudere occhio. Una sera, si fermò in un chiosco e vide la terra coperta da uno strato bianco, come ricoperta da una spessa brina, e quando alzò la testa vide la luna piena brillare nel cielo. Guardava e riguardava, e non riusciva a dormire; allora compose una breve canzone, che tra l’altro diceva:
“La luna piena è splendente; il marito di Meng Jiangnu è andato a costruire la Grande Muraglia. Per quanto sia lontano, voglio portargli i vestiti. La luna piena brilla, Meng Jiangnu odia l’imperatore Qin Shihuang: se proprio vuoi una grande muraglia, puoi costruirla da solo; perchè fai di mio marito Xiliang una vittima?”
Dopo averla cantata parecchie volte, riuscì ad addormentarsi. Addirittura sognò che il marito era davanti a lei e che aveva già indossato i vestiti che lei gli aveva cucito.
Un giorno vide in lontananza una linea scura e ricurva sulle montagne coperte di neve; pensò che forse era la Grande Muraglia. Eccitata, affrettò il passo. Man mano che si avvicinava, la linea scura diventò un nastro scuro, poi intravide anche delle merlature e, alla fine arrivò ai piedi di un muro enorme: era proprio la Grande Muraglia.
Ma là si sentiva soltando il vento pungente e si vedevano soltanto alcune aquile volare in alto; non c’era suo marito, Wan Xinliang, non c’era anima viva.
Suo marito, come centinaia di migliaia di altri costruttori della Grande Muraglia, era morto di fatica, ed era stato sepolto sotto la Grande Muraglia.
Da quando suo marito era andato via, Meng Jiangnu non aveva mai pianto, nonostante lo ricordasse sempre. Ma ora, colpita dal grande dolore e dalla tristezza, non potè trattenersi dal piangere a dirotto.
Lei non credeva che quando uno era morto e sepolto non si poteva più rivederlo. Credeva che se la Grande Muraglia fosse crollata, le spoglie mortali di suo marito sarebbero tornate alla luce e lei avrebbe potuto vederlo ancora una volta. Piangeva e piangeva: non si sa per quanto tempo pianse. Ad un tratto, si sentì un boato e la Grande Muraglia crollò per 400 chilometri.
Era una cosa gravissima. L’imperatore Qin Shihuang fece subito intervenire i suoi magistrati. Meng Jiangnu fu interrogata e accusata del grave crimine. Ma l’imperatore era stato informato che Meng Jiangnu era molto bella, perciò cambiò idea: se ella avesse acconsentito a diventare la sua concubina, sarebbe stata scagionata.
Dopo aver sentito queste parole, Meng Jiangnu, schernendolo, promise di diventare la sua concubina, a condizione che le spoglie mortali di suo marito, Wan Xiliang, venissero ritrovate e ricevessero una degna sepoltura: l’imperatore stesso doveva officiare una solenne cerimonia funebre. Qin Shihuang acconsentì a tutte queste richieste e si procedette secondo la volontà di Meng Jiangnu.
Le spoglie mortali di Wan Xiliang vennero dissepolte dalle mura cadute: non si erano ancora decomposte. Veramente Meng Jiangnu vide di nuovo il corpo di suo marito! Piangendo, lo accarezzò a lungo e gli mise i vestiti nuovi da lei fatti. Le spoglie mortali di Wan Xiliang furono messe in una bara e l’imperatore Qin Shihuang si diresse verso di essa fingendo dolore.
Ma Meng Jiangnu si voltò di scatto e corse a sfracellarsi contro un macigno. Ancora a Shanhaiguan il punto di partenza della Grande Muraglia, si trovano ben conservati, il tempio di Meng Jiangnu e la roccia per guardare il marito. Questo è anche una prova della vasta diffusione della storia di Meng Jiangnu.
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