Opera Teatrale “Case da Tè”

L’Opera teatrale “Casa da tè”, di Lao She, popolare scrittore moderno cinese, scritta nel 1956 e pubblicata l’anno successivo, mette in scena la storia di una famiglia che gestisce da tre generazioni una casa da tè, con una critica di fondo alla società, è in pratica un’istantanea della Cina di quell’epoca.

Lao She(1899-1955) pseudonimo di Shu Qingchun, nato di famiglia Mancese, è autore del famoso “Cammello Xiangzi”, anche noto in America come “Risciò”. Fù un bestseller negli Stati Uniti, dove Lao She si recò in veste di professore in visita. Insegnò inoltre il cinese all’Oriental School of London University in gioventù. Nell’Opera “Casa da tè” mostra il suo talento linguistico usando il dialetto pechinese, riproducendo i clienti con le loro gabbie per uccelli e le loro pipe intenti a scambiarsi pettegolezzi bevendo il tè. Altri suoi lavori famosi sono “Falce di Luna”, “La città dei gatti”, “La Tempesta Gialla” e “Il Suonatore di Tamburo”. Sfortunatamente, malgrado il suo grande amore per la Cina, fù costretto dalla Banda dei Quattro ad annegarsi. Fu riabilitato nel 1979 e tutti i suoi lavori furono resi pubblici.

Gli ospiti della casa da tè vengono da differenti gruppi sociali, dai capitalisti ai poliziotti, alle famiglie povere che vendono le loro figlie, agli eunuchi, agli insegnanti e ai contadini.

Questa opera è famosa non solo in Cina, ma anche all’estero per l’impegno sociale di uno scrittore che punta il dito verso le cause della povertà. Ogni generazione, dalla fine della Dinastia Qing e l’era dei signori della guerra, pena e patisce più di quella precedente.

Quest’opera è stata messa in scena per la prima volta al Teatro delle Arti di Popolo di Pechino nel 1958, con più di 70 personaggi, è considerato un ritratto di vita di differenti strati sociali attraverso mezzo secolo di cambiamenti storici, e una critica alla società feudale cinese dell’antica Cina.