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Abbigliamento

Shenyi, Paofu e Maniche Larghe

Da Arianna,2013-08-06

In passato i cinesi davano molta importanza alle vesti da indossare durante importanti occcasioni cerimoniali, attribuendo loro un significato profondo riguardante l’ordine del cielo e della terra. Allo stesso tempo, il concetto di un vestito intero esiste dal tempo degli Stati Combattenti, con i loro “shenyi”, e si è successivamente trasformato nella veste della Dinastia Han, nello “changshan” colle larghe maniche del periodi Wei e Jin, fino al moderno “qi pao”.

 

Lo shenyi, o “vestito profondo” significa letteralmente avvolgere il corpo con i vestiti in modo molto strati. Questo stile è profondamente connesso con l’etica e la morale tradizionale cinese, che proibisce i contatti intimi tra uomini e donne. A quel tempo, nemmeno marito e moglie potevano condividere lo stesso bagno, gli stessi oggetti da toalettatura, o lo stile d’abbigliamento. Ad una donna sposata che tornava nella casa materna non era permesso mangiare alla stessa tavola con i fratelli. Quando usciva, una donna doveva essere completamente coperta. Queste regole dettagliate sono riportate con meticolosa precisione nel Libro dei Riti Confuciani.

 

Lo shenyi era fatto con abiti inferiori e superiori cuciti assieme in un unico abito. C’è un capitolo intero del Libro dei Riti che parla dettagliatamente del shenyi. Dice che durante il periodo degli Stati Combattenti, il tipo di shenyi doveva essere conforme a quanto prescritto da ogni rito o rituale, ed il modello ed il modo di indossarlo dovevano risultare esattamente con le forme e le curve che prevedeva il libro. Doveva essere abbastanza lungo da non mostrare parti di pelle, ma non troppo lunga da strisciare o cadere sul pavimento. La parte anteriore doveva terminare con un largo triangolo, la cui parte al di sopra della vita doveva essere tagliata diritta e quella al di sotto doveva essere di sbieco, per facilitare i movimenti. La parte sotto le ascelle era studiata per non intralciare i movimenti del gomito, facendo sì che la larga manica intralciasse in gomito solo se stratta dalle dita. Con la sua moderata formalità, lo shenyi è adatto sia a letterato che a uomini d’arme. Sono divise nelle vesti da cerimonia e per la funzionalità, non per vacua moda. Lo shenyi di questo periodo si può ammirare nei dipinti su tela nelle antiche tombe, come nelle statuine di legno e creta dello stesso periodo, con modelli e disegni differenti.

 

Il materiale usato per lo shenyi è solitamente lino, fatta eccezione per la seta nera usata per le vesti da cerimonia sacra. A volte una striscia colorata può essere aggiunta ai bordi, o può persino essere ricamata o dipinta. Quando si indossa lo shenyi l’orlo del triangolo anteriore va arrotolato sulla destra e poi legato sotto la vita con un nastro di seta. Il nastro, chiamato “dadai” o “shendai”, ha attaccato un oggetto ornamentale. Più tardi la cintura divenne in pelle per l’influenza dalle tribù nomadi del settentrione. Una fibbia è solitamente attaccata alle cinture di pelle per assicurare la chiusura. Le fibbie sono solitamente molto decorate, a tal punto che durante gli Stati Combattenti la loro produzione divenne quasi un’arte. Una fibbia grande può raggiungere i 30 cm di larghezza, e una piccola può ridursi fino a 3 cm. I materiali possono essere pietra, ossa, legno, oro, giada, rame o ferro, e le più originali possono essere d’oro e d’argento, con disegni incisi e intarsi di pietre preziose.

 

È una certezza storica, data dai dipinti delle tombe Han, dai disegni su roccie e vasellame, dalle statuine funebri, tutti indossavano vesti lunghe. Si vedono più spesso sugli uomini, ma molte volte anche sulle donne. Il cosiddetto “paofu” si riferisce alla veste lunga ed ai suoi accessori. Prima di tutto è foderato, e a seconda dell’imbottitura può chiamarsi jiapao o mianpao. In secondo luogo ha delle maniche larghissime ma i polsi legati alla veste. Punto terzo, ha un collo basso a forma di croce per mostrare la veste inferiore. Infine vengono cucite delle larghe strisce nere, sul colletto, sui polsi e sul’orlo e ricamate con Kui(un animale mitologico cinese) o disegni a quadretti. Il paofu può variare in lunghezza, alcuni modelli arrivano alle caviglie, spesso per letterati o anziani, altri possono arrivare sotto le ginocchia, più frequentemente indossati da soldati o lavoratori.

 

Anche quando il paofu divenne l’abito più diffuso, il shenyi non scomparve, ma rimase come abito femminile. Il bavero anteriore si allunga ulteriormente creando il shenyi con un bavero arrotolato. Come si può vedere nel dipinto su seta della tomba Han, chiamato “Changsha manwangdui”, la donna nel dipinto indossa uno shenyi con il bavero arrotolatom, sul quale è ricamato con fenici e dragoni, un risultato incredibile per l’epoca quanto alle vesti per donne.

 

Durante le dinastie Wei e Jin e le Dinastie Meridionali e Settentrionali(220-589), lo stile del poafu si trasformo in un largo abito con larghe maniche (a differenza delle maniche strette usate nelle precedenti dinastie). Venne chiamato “bao yi bo dai” o larga veste con lunghi nastri, per mostrare lo stile casuale dell’abbigliamento dal portatore. Le vesti degli uomini divennero sempre più semplici e informali, al contrario quelli delle donne si evolsero in complessità e raffinatezza. Raffigurazioni di vesti femminili si trovano nei dipinti di Gu Kaizhi(circa 345-409), un famoso pittore dell’epoca. Le donne indossavano vesti decorate nella parte inferiore, che era triagolare con il bordo arrotondato e ricamato con motivi decorativi. Quando il risvolto è arrotolato in sù il triangolo crea un’effetto di sovrapposizione che aiuta i movimenti femminili. Larghe maniche e lunghi orli, uniti a lunghi nastri decorativi in seta legati alla vita, creavano un’impressione di grazia e leggiadria.

 

Ci sono sia somiglianze che differenze tra il paofu e lo shenyi. Sono entrambi vesti lunghe, ma lo shenyi a differenza del poafu non sopravvisse fino ai nostri giorni. Persino oggi, nel ventunesimo secolo, solo il riferimento ad un changpao ci porta alla memoria delle immagini di abiti stretti, aperto sulla destra, la cui semplicità nello stile è compensata dall’eleganza dei ricami e dalla raffinatezza della fattura.

 

Lo stile del paofu continuò ad essere modificato durante ogni dinastia. La Dinastia Han aveva gli shenyi a maniche larghe, la Dinastia Tang le vesti con il colletto stretto e i Ming vesti aderenti, tutti tipi di changpao a cui la classe dominate del tempo ha apportato le sue modifiche. Con il passare del tempo il changpao divenne una veste per coloro che erano ricchi e pieni di tempo libero, ed anche un indumento tradizionale del popolo Han. 

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