Storia di Lijiang

La storia di Lijiang è strettamente connessa al gruppo etnico Naxi che vive nell'area da oltre 1,400 anni. Al giorno d'oggi i suoi membri sono circa 300,000 e più della metà vive in Lijiang.L'origine dei Naxi risale alle Tribù nomadi tibetane di Qinghai. I Mongoli sono i responsabili della loro migrazione a sud dello Yunnan.

Sebbene non siano numerosissimi, i Naxi sono i portatori di una cultura incredibilmente ricca. Seguono un'unica religione politeistica conosciuta con il nome di dongba, che fonde Taoismo con Lamaismo Tibetano. Gli sciamani Naxi sono i membri più rispettati della comunità poichè si ritiene siano i mediatori fra il nostro mondo e quello degli spiriti. Loro sono inoltre gli unici a saper leggere e scrivere il loro linguaggio pittografico inventato più di 1,000 anni fa.

La cultura Naxi è matriarcale. Gli uomini sono responsabili dell'educazione dei figli, curano la casa e suonano la musica tradizionale. Le donne invece portano avanti l'eredità familiare, gestiscono le finanze domestiche, lavorano nei campi e commerciano nei mercati. È un affascinante esempio dell'inversione dei ruoli Confuciani adottati dalla maggior parte delle famiglie cinesi.

Lijiang fu un importante centro di commercio sull'antica Via carovaniera del Tè. La città prosperò grazie al commercio fra la Cina e l'occidente, ma quando le rotte commerciali cambiarono la città, nonostante si trovi in una posizione isolata, continuò a fiorire grazie al supporto delle popolazioni tribali che vivono nelle valli e sulle montagne, i Miao,i Bai,i Yi,i Lisu e i Tibetani.

La storia moderna di Lijiang è segnata dall'avvento del turismo. Dal 1999 la parte vecchia, con la sua caratteristica architettura e cultura Naxi, è entrata a far parte dei beni protetto dall'UNESCO. Questo fatto attirò nella città moltissimi visitatori sia dalla Cina, sia dall'estero. Oggi Lijiang viene visitata ogni anno da più di tre milioni di turisti che sono diventati la maggior fonte di reddito per i locali. Di fronte a questa massiccia invasione turistica, c'è solo da augurarsi che i Naxi riescano a conservare ancora a lungo immutati le loro tradizioni e il loro stile di vita.