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Conoscere la Cina

Il Periodo Elegante Wei e Jin

Da Nastasa,2013-12-16

Nella storia politica cinese, il periodo Wei e Jin fu caratterizzato dalla fugacità, e durò duecento anni. Frequenti cambiamenti nel potere politico, guerre incessanti sono unite alla sofferenza del popolo, che era spesso devastato da disastri naturali e pestilenze. L’ordine e le leggi vennero crollati, e così anche fecero il potere e gli ideali confuciani. Allo stesso tempo, la filosofia di Lao Zi e Zhuang Zi divenne popolare, le scritture Buddiste vennero tradotte, il Taoismo si diffuse, ed un’ideologia umanitaria perse piede nell’aristocrazie. I rampolli aristocratici aspiravano all’individualismo e a essere padroni di tutti gli aspetti della propria vita. Questo gruppo di “elitè culturale” si dedicava a farsi amici, scrivere comentari sociali e controllare l’opinione pubblica. Il loro comportamento era atto a ridurre il potere e il conservatorismo dell’impero, che l’imperatore lo distrusse con la forza.

 

Non si può dire che la vita non fosse angosciata e pericolosa durante la Dinastia Song, comunque altre caratteristiche dei letterati Song erano bere in quantità gargantuesche, continuare a farsci auguri e felicitazioni per ogni cosa, e parlare di metafisica. L’infida natura dei politici spinse gli scolari ad comportare in tali modi e trarne sollievo. Di fronte all’ipocrisia e alla strettezza dell’ordine tradizionale sceglievano una vita di verità e libertà. Seguivano uno stile di vita disinterressato, il mantenimento della salute o l’indugiare nei vizi. Questi aristocratici cambiarono radicalmente nel gusto estetico e nel comportamento, rompendo intenzionalmente con la moralità tradizionale della vita quotidiana. Alcuni si vestivano con eleganza libera e casuale mentre altri si lasciavano prendere da tendenze opposte, fossero l’attenzione meticolosa ai dettagli o la sua totale mancanza.

 

In questo periodo la popolazione era divisa in nove classi a seconda del rango a corte o delle proprietà. Un chiaro confine era posto tra di loro, e matrimoni tra classi erano assolutamente inammissibili. I ricchi non solo consideravano ogni matrimonio o funerale come un’occasione per mettersi in mostra, ma lo facevano anche le persone comuni. C’è una storia nel ShiShouXinYu che narra di uno studente, Rui Ji (210-263) e di suo nipote Ruan Xian, che vivevano a sud di una strada, mentre qualche più ricco Ruan vivena a nord. Ogni anno, il 7 di luglio del calendario lunare, i Ruan del nord prendevano i loro vestiti e per arieggiarli al sole, mostrando le loro sete e i loro broccati. In risposta a ciò Ruan Ji prese la sua scadente biancheria fatta dai grezzi e casalinghi vestiti e li stese su un asta di bamboo. Questo comportamento mostra una reazione sarcastica al contunuo mettersi in mostra e alle formalità confuciane.

 

I “sette gentiluomini nella foresta di bamboo” si riferisce a sette uomini dei periodi Wei e Jin, includendo Ruan Ji e Ruan Xian. Ancora oggi possiamo osservare sulle pitture rupestri come si vestivano a quel tempo, con i vestiti che strisciavano sui pavimenti, mostrando il torace, le braccia, stinche e piedi. Questa è una rara scena per i letterati della società cinese feudale, perchè solo le classi più umili mostravano braccia e gambe. Quindi questi personaggi non sono definiti dal loro abbigliamento.

 

Nel dipinto, Liu Ling, Ji Kang e Wang Rong hanno i capelli acconciati in un’infantile crocchia, a dispetto delle tradizioni e dei costumi.

 

Per quanto riguarda i vestiari cinesi, il gusto dei letterati influenza significativamente l’estetica della cina antica. Il senso di bellezza classica cinese ha origine da qualcosa di molto semplice: mani soffici e pelle flessuosa, sorriso dolce e occhi bellissimo erano gli ideali estetici nel periodo delle Primavere e degli Autunni, lodando la bellezza naturale e non pretenziosa. Ma nel periodo Wei e Jin le descrizione degli standard di bellezza iniziano ad includere l’acconciatura, i vestiti e gli accessori. La sofisticata estestica del periodo portò grandi progressi nel campo dell’abbigliamento e degli ornamenti.

 

Nel periodo Wei e Jin, specialmente del periodo dei Jin orientali(317-420) le donne aristocratiche seguirono uno stile di vita disinibito con la decadenza del codice etico degli Han Orientali. Queste donne rifiutarono il ruolo sociale a loro imposto, e iniziarono a socializzare, osservare e studiare arte letteratura e metafisica, disobbedento totalmente alle virtù femminili “feudali”. Questo libero stile di vita portò alla produzione di abiti ed ornamenti eccentrici. Maniche larghe e vesti lunghissime, nastri svolazzanti e gonne fruscianti, ornamenti per capelli eleganti e tutti questi divennero la moda del periodo. 

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